Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI. Da nord a sud della Penisola 700 luoghi straordinari, poco conosciuti e valorizzati oppure insoliti e curiosi, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione dal 3 ottobre). Ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.
Qui per maggiori info e prenotazioni: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?provincia=SAVONA
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI CON POSSIBILITÀ DI ISCRIVERSI IN LOCO
ORARIO
Sabato: 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30)
Domenica: 10:00 – 15:00 (ultimo ingresso 14:00)
Il teatro Sacco si trova nel centro storico di Savona, nella zona della vecchia Darsena. Fu edificato all’interno del preesistente palazzo nobiliare da cui ha preso il nome. Quando il vento dell’illuminismo stava per diventare l’uragano storico della Rivoluzione, un aristocratico savonese, stufo di dover assistere a recite e spettacoli in cubicoli o piazze prive di poesia, si costruì un teatro in casa, aprendo al resto della città i segreti e la magia della messinscena.
Edificato all’interno del preesistente palazzo nobiliare da cui prese il nome, il Teatro Sacco fu inaugurato nel 1785. Primo nella città di Savona restò l’unico fino al 1853, anno in cui venne aperto il Teatro Chiabrera. Capace di ospitare circa 300 spettatori, svolse la sua funzione per alcuni decenni. Con l’annessione alla Francia Napoleonica, divennero più frequenti manifestazioni ed eventi celebrativi a carattere politico-militare mentre le attività teatrali erano ostacolate da rigidi regolamenti delle autorità. Con la restaurazione e sotto il Regno Sardo conobbe l’apice del successo e del pregio artistico, onorato anche dalla presenza di Reali di Casa Savoia. Dal 1853 perse progressivamente la sua importanza. Oggi il Sacco è riemerso dall’oblio per volontà dell’associazione S.A.C.C.O.
Pur avendo subito alcuni restauri nel 1888 e successivamente danni di una certa entità a causa di un incendio divampato nel 1893,le caratteristiche strutturali sono pressoché le stesse del progetto originario. Il palcoscenico, la platea, le colonne a semicerchio sul fondo, i due ordini di palchi lungo cui si incastona una fitta serie di nicchie e passaggi conservano il fascino delle architetture settecentesche pur avendo perso i vari dettagli decorativi. I davanzali del primo ordine di palchetti sono quelli in legno di fine Ottocento, mentre quelli del secondo ordine sono in ardesia, di epoca più recente.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Il Teatro Sacco rimasto pressoché chiuso dal 1939 fino agli anni ’70, dopo un periodo di saltuarie riaperture, solo oggi è riemerso dall’oblio per volontà dell’attuale proprietario e dell’interessamento appassionato della neonata associazione S.A.C.C.O., che ne ha ripristinato la funzionalità e la vocazione storica, dando voce ad uno dei più antichi teatri ancora in attività di tutta la Liguria. Il Teatro Sacco è un bene solitamente aperto per le normali attività teatrali che si inaugurano proprio in questo periodo. La nostra visita dà l’occasione di conoscere l’interessante storia del teatro, soggetto anch’esso agli alti e bassi delle vicissitudini della città di Savona. Dopo aver salito i tanti gradini di una splendida scalinata in ardesia, tipica delle case del centro storico, ci troveremo nella sala principale con il suo grande affresco a soffitto. Avremo vista sul proscenio dai due ordini di palchi; accederemo ai camerini degli artisti e proveremo l’emozione di calcare un palcoscenico originale dell’800. Infine assaporeremo l’atmosfera familiare dei due salotti adiacenti dove l’associazione Sacco ospita i suoi iscritti per piacevoli brindisi post rappresentazione teatrale.
Delegazione di Savona in collaborazione con il Gruppo FAI Giovani Savona
Luogo solitamente chiuso, proprietà privata